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Parole in circolo sull’ultimo campo d’animazione, cuore del nostro progetto

“La verità è sempre partire. Restare è una bugia, un inganno, la costruzione di un muro che ci separa dal mondo”. La verità è che ci sono luoghi che sono come domande, più li vivi e più ti accorgi di non aver capito nulla, gli interrogativi aumentano e non si può far altro che cercare risposte che, forse, non arriveranno mai.

Dev’essere per questo che alcuni viaggi non finiscono, perché sono avventure senza tempo. Quello di Tengo al Togo, ad esempio, è un viaggio che dura da undici anni. È il viaggio di Ciro e Anna nel cuore della foresta africana, un’esperienza di servizio che è nata dalla necessità di far fronte a un dolore immenso e che cresce con la voglia realizzare piccoli ma concreti progetti di solidarietà a favore della popolazione della foresta d’Asrama.

L’avventura si è conclusa il 4 settembre, dopo quasi tre intense settimane, e vi hanno preso parte, oltre ad Anna, Ciro, Edoardo e Simone (i quali si sono occupati del progetto sanitario e di cui abbiamo parlato nella prima parte del racconto) altri giovani volontari: Claudia Lussiatti, massofisioterapista e scout di Sant’Ambrogio, la logopedista rostese Silvia Zaccaria, Paolo Combetto e il dott. in Scienze Forestali Nicolò Anselmetto, studenti universitari di Chianocco, e chi ora scrive, Alessia Taglianetti, giornalista e studentessa universitaria di Rosta

Insieme abbiamo organizzato tante attività e abbiamo trascorso la maggior parte del tempo con i bambini: “Sono rimasta molto colpita dalla loro gioia di vederci e stare insieme, dal primo giorno ci hanno reso parte della comunità coinvolgendoci in giochi e danze tipiche – ha raccontato ClaudiaTengo al Togo abbraccia tutta la popolazione dei villaggi di Asrama, partendo dall’assistenza sanitaria fino ad arrivare ai progetti scolastici che, a mio parere, sono necessari per crescere ragazzi liberi e capaci di scegliere, il tutto anche grazie ai campi d’animazione che danno loro un’occasione di formazione ma anche di completa spensieratezza”.

Una leggerezza tutt’altro che scontata, in un luogo dove i bambini hanno tanti doveri ma ben pochi diritti, dov’è normale vedere un bambino di cinque anni accudire il fratello più piccolo e portarlo a spalle in giro per il villaggio. Bambini che, sin dalla tenera età, si trovano costretti a lavorare nei campi o nelle attività di famiglia e che quindi, fatta eccezione per i pochi giorni in cui si svolgono i campi d’animazione, non vedono mai rispettato (e probabilmente neppure conoscono) il loro diritto all’infanzia, al gioco, al vivere la loro età senza diventare adulti con troppo anticipo.

“Insieme abbiamo cantato, danzato e imparato la canzone scritta dai bambini della scuola primaria di Condove, tradotta anche in francese e in Ewe – ha spiegato SilviaCredo che la disparità tra il nostro mondo e quello africano sia inaccettabile, dunque è doveroso fornire gli strumenti per poter vivere in condizioni dignitose, senza dover lottare quotidianamente per sopravvivere. Inoltre venire a contatto con la cultura africana è un’opportunità di crescita personale, preziosa anche per comprendere e accogliere nel miglior modo possibile coloro che, dopo un viaggio estenuante tra deserto e Mar Mediterraneo, arrivano nei nostri paesi”.

 

L’esperienza in Togo, infatti, ci ha anche dato occasione di costruire un dialogo con alcuni giovani della foresta d’Asrama, i quali ci hanno raccontato il loro quotidiano, una vita colma di tradizioni e momenti di condivisione, ma altrettanto carica di contraddizioni. “È stata un’immersione nei ritmi e nella cultura togolese, un continuo scambio di conoscenze – ha aggiunto PaoloFare volontariato in Africa è un’esperienza talmente illuminante e rigenerante che credo sia più importante per noi, piuttosto che per loro, ma al contempo credo che anche i piccoli aiuti che possiamo portare siano l’unico metodo efficace per combattere la disparità crescente nel mondo, che ho percepito prevalentemente grazie al dialogo con i nostri coetanei, pieni di speranza ma anche di interrogativi: fanno domande taglienti che riuscirebbero a far vergognare chiunque per il semplice fatto di essere europeo”.

 

È difficile da spiegare, ma il volontariato in Africa è forse l’unico strumento che abbiamo per provare a comprendere come gira il mondo: “È un’esperienza profonda e necessaria, ci si deve spogliare di molti pregiudizi, provando a cambiare punto di vista, perché non ci sono molte altre opzioni per vivere la vita dei nostri tempi – ha dichiarato NicolòI nostri confini, i nostri orizzonti, oramai non coincidono più con la Sacra di San Michele come poteva essere 60 anni fa, ma nemmeno solo più con l’Italia o con l’Europa. Il mondo di oggi è globalizzato e, nel bene o nel male, conoscerlo è indispensabile per viverlo”.

Alle considerazioni sul mondo, però, si affiancano sempre momenti di intima riflessione: “Una delle esperienze più forti è stata la visita a Casa Francesco, la tappa fissa che ci ha permesso di tornare al punto di partenza, alla scintilla che ha fatto nascere tutto quanto, quel seme che ha portato alla crescita di Tengo al Togo – ha concluso NicolòQuest’anno è stato particolarmente importante perché era presente anche Anna”.

Qualcuno scrisse che nei viaggi ci sono istanti che sono aperture verso il futuro, altri che sono ricordi, ritorni al passato: questa è l’Africa che abbiamo imparato a conoscere, un luogo in cui passato e futuro si mescolano e danno vita a una condivisione senza tempo, dove per essere amico di un bambino basta porgere la mano e abbracciare con dolcezza, e dove non importa il peso degli anni che ti porti addosso, porterai sempre a casa qualche domanda in più.

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Ultime novità nel centro sanitario della foresta d’Asrama

In un luogo in cui la sanità ha un costo inarrivabile per la maggior parte della popolazione, la più piccola donazione ha un valore inestimabile, il più piccolo gesto fa la differenza. Quest’estate, durante l’ultimo viaggio, abbiamo portato avanti un progetto nato otto anni fa: stiamo parlando del progetto sull’ipertensione, sostenuto nel tempo anche grazie al dottor Marco Canavoso e alla Farma Onlus che, oltre ai farmaci di prima necessità, donano ogni anno ipertensivi.

Continua il lavoro di cura e prevenzione per le mamme in gravidanza grazie all’ecografo donato da una società di apparecchi elettromedicali tramite Luigi Forgia, così come il lavoro sulle parassitosi intestinali dei bambini e il progetto di igiene che promuove tra i più piccoli la buona abitudine del lavaggio delle mani.

A breve partirà un progetto sulla promozione della salute materno-infantile sostenuto dal vescovo Alfonso Badini Confalonieri. Significativa anche la realizzazione della fornitura d’acqua per la scuola dell’infanzia, un’opera di canalizzazione che porterà l’acqua direttamente dal pozzo alle scuole.

L’ultimo viaggio, vissuto tra il 18 agosto e il 4 settembre, ha anche dato occasione di consegnare al CMS di Asrama un elettrocardiografo, un sostegno enorme per il personale che, abitualmente, lavora senza il supporto delle più basiche tecnologie.

Ad accompagnare Anna e Ciro nel difficile compito di gestione del progetto sanitario due giovani volontari: Edoardo Vai e Simone Molinari, rispettivamente uno studente di Chianocco all’ultimo anno di Medicina e Chirurgia presso l’ospedale Molinette e un medico rostese, anestesista e rianimatore dell’ospedale francese di Briançon.

Il progetto sanitario, da sempre, è il cuore delle nostre attività, perché la salute delle persone viene prima di qualunque altra cosa. L’ultimo viaggio saprà sicuramente rivelarsi come un nuovo punto di partenza da cui riconoscere, studiare e approfondire sempre nuovi progetti che sosterranno, nel tempo, il personale medico che opera con grande coraggio in una zona difficile sotto ogni punto di vista.

"L’esperienza svolta con il personale locale l’ho trovata molto interessante, soprattutto la giornata che abbiamo dedicato alle vaccinazioni dei neonati, perché da noi sono banali (e per alcuni persino dannose) invece lì ho visto mamme percorrere chilometri a piedi per poter vaccinare il proprio figlio."
Edoardo Vai
Studente di Medicina e Chirurgia
"Le necessità, in questo ambito, sono enormi, per questo abbiamo cercato di lavorare in termini di prevenzione, diagnosi e, laddove possibile, trattamento dei problemi di salute, concentrando gli sforzi prevalentemente sui pazienti ipertesi, diabetici e cardiopatici. La risposta della popolazione è stata cospicua, di grande interesse, e ha dato indicazioni su come agire in futuro per implementare ulteriori investimenti in questo settore."
Simone Molinari
Medico
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Dalla cultura per la cultura: Tedacà in scena con “Il medico per forza”

Quando la cultura si avvicina alla solidarietà il successo è assicurato. Dopo il successo dello scorso anno, l’associazione Tedacà è tornata sotto i riflettori con un nuovo spettacolo per sostenere i progetti culturali della nostra associazione.

Sabato 30 marzo, infatti, è andato in scena Il medico per forza, capolavoro di comicità di Molière. Uno spettacolo esilarante, brillantemente interpretato da Valter Bernardini, Roberto Incannila, Livio Mottura, Gessica Riolfo, Alessandra Scatà, Anna Laura Sforza, Raffaele Tarzia e Marina Zampetti.

Lo spettacolo, rappresentato sul palco della scuola primaria Gianni Rodari di Sant’Ambrogio, è stato tradotto e adattato dal regista Giuseppe Cigno, mentre Giulia Guida e Sara Brigatti si sono rispettivamente occupate delle coreografie e del coordinamento tecnico.

Un vero e proprio successo, confermato anche dalla calorosissima partecipazione di un pubblico di oltre cento persone, reso possibile anche grazie al patrocinio del comune di Sant’Ambrogio e all’impegno delle nostre volontarie Chiara Lussiatti ed Elena Tatti che, da sempre, sostengono Tengo al Togo con tutta la loro famiglia.

Tutte le offerte sono state devolute a sostegno dei progetti avviati in campo educativo nel cantone di Asrama.

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Ultimo viaggio in Togo

Da 15 al 27 ottobre 2023 siamo stati in Togo con don Pierluigi Cordola e due soci di Tengo al Togo, Antonio (trombettista in un’orchestra piemontese) e Gabriella, che ci hanno accompagnati in questo viaggio per donare 5 trombe alla fanfara della parrocchia di Asrama.

La fanfara potrà così continuare a suonare durante la Messa e in tutte le feste che chiamano a raccolta la popolazione dei villaggi per momenti di gioia e allegria.

Questa nota musicale ha caratterizzato piacevolmente il viaggio, che, per il resto, aveva come obiettivo la valutazione dei due ultimi progetti sanitari: il progetto sulla prevenzione della salute materno-infantile, ormai in corso da due anni e quasi autonomo, e il progetto della clinica chirurgica mobile che è iniziato con tanta fatica da alcuni mesi. Si tratta di due container, uno già inviato anni fa da un’associazione veneta (Missionland) in Burkina Faso e trasferito in Togo la scorsa estate (poiché in Burkina non era più possibile, per motivi di sicurezza, continuare il progetto) e l’altro inviato dall’Italia direttamente al CMS di Asrama.

Con il container sanitario sono stati inviati in Togo anche una cinquantina di materassi, che abbiamo donato in buona parte al Dispensario di Asrama, in parte all’orfanatrofio di Tohoun. All’orfanatrofio abbiamo portato anche un buon quantitativo di riso, mais, fagioli, olio accolto festosamente da Suor Rosaline e consorelle. 

L’incontro con i sanitari che si occupano del progetto sulla salute materno-infantile ci ha permesso di avere i dati numerici delle visite delle donne in gravidanza e dei parti in struttura nonché delle ecografie. Le percentuali ottenute confrontando i dati degli ultimi 2 anni con quelli degli anni precedenti raggiungono quasi il 50% di aumento, sia per quanto riguarda le visite sia per quanto riguarda i parti in struttura. Contiamo quindi di sostenere ancora il progetto per 6 mesi. Al CMS di Asrama abbiamo donato ancora un quantitativo di farmaci antipertensivi oltre ad antibiotici e farmaci essenziali.

Ora puntiamo sul progetto della clinica chirurgica mobile, che permetterà al Centro medico di Asrama di eseguire in loco i cesarei e la chirurgia addominale di base. Attendiamo per il prossimo viaggio di essere accompagnati dal team di tecnici di Missionland che collegheranno le due strutture e le metteranno in funzione.

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Abbiamo riso per una cosa seria

Ritorna anche quest’anno la campagna riso in collaborazione con Eccomi, Masci, Focsiv e Coldiretti, durante la quaresima di fraternità, per sostenere un nuovo progetto sanitario di Tengo al Togo.

Come ricorderete, già due anni fa, abbiamo promosso questa campagna per sostenere la costruzione del liceo, con grandi risultati.

Quest’anno, il nostro obiettivo primario è portare ad Asrama un centro operatorio d’urgenza.

Oggi, i nostri amici togolesi, in caso di urgenza ospedaliera, possono metterci da un’ora fino a quattro per arrivare all’ospedale più vicino, con il rischio di complicanze e morte durante il tragitto.

Partendo da villaggi immersi nella foresta, il tasso di morte è elevatissimo.

Costruire un centro operatorio d’urgenza ad Asrama permetterebbe di ridurre drasticamente questi tassi di morte, salvando vite con molta più facilità.

Grazie anche alla collaborazione di Rainbow for Africa, un primo container è già arrivato ad Asrama con una prima parte di materiale medico. Ora dobbiamo trasportare un secondo container con all’interno la restante parte del blocco operatorio. Quindi installarlo presso il centro medico, formare personale medico e renderlo operativo.

Un progetto di grande aspettativa e con spese da affrontare di rilievo, ma sappiamo di poter contare ancora una volta sul vostro aiuto, perchè anche voi Tenete al Togo e in questi 15 anni ce lo avete dimostrato.

Partecipa alla campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” acquistando presso di noi il riso solidale.

Ogni kg costa 7 euro e ci permetterà di raggiungere questo nuovo traguardo.

Contatta i due responsabili per prenotare tutto il riso che vorrai:

Massimo +39 348 606 4115

Ciro +39 347 374 0849

Grazie davvero!

Abbiamo riso per una cosa seria
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A teatro ricordando Francesco

Sabato 8 ottobre, al salone “Don Bunino” di Bussoleno, è andato in scena uno spettacolo teatrale: due atti unici di Anton Checov “L’orso e la domanda di matrimonio”. L’opera, portata in scena dal gruppo teatrale “I Quattro tra le Quinte”, guidata dal regista Giuseppe Cigno e composta da molti amici di Tengo al Togo, ha trasportato il pubblico in uno spettacolo divertente e ha permesso di raccogliere offerte per la nostra Associazione.

Questo spettacolo teatrale ha aperto i festeggiamenti dei 15 anni di attività di Tengo al Togo nel ricordo di Francesco. Il 14 marzo 2023 saranno già 15 anni dalla sua prematura scomparsa. 15 anni in cui il suo ricordo ci ha accompaganto ogni giorno in tutte le numerose attività realizzate in Togo.

Festeggiamenti che proseguiranno da qui e per tutta la prima parte dell’anno 2023 con:

  • Concerto natalizio a Bussoleno.
  • Messa in ricordo di Francesco a marzo.
  • Cena multietnica a Sant’Ambrogio a maggio.

Per non perdere ogni novità continua a seguirci sui nostri principali social, facebook e instagram.

Lo spettacolo teatrale è stata una bella occasione per rivedere tanti amici e sostenitori e per poter raccontare gli ultimi traguardi raggiunti grazie al sostegno di tutta la Val di Susa e non solo.

In particolare, Tengo al Togo, quest’estate, è stata riconosciuta, attraverso Eccomi Onlus, come ONG togolese. Un traguardo importantissimo che rende la nostra realtà ufficialmente un ente del territorio che si occupa di sostenere e aiutare la popolazione togolese. Questo permetterà di poter operare ancora più efficacemente sul territorio.

Inoltre, da agosto abbiamo due giovani ad Asrama del Servizio Civile Universale che staranno in Togo almeno 10 mesi. Stanno operando in campo scolastico con diverse attività per gli studenti del Cantone.

Se sei interessato/a a partecipare, contattaci!

Lo spettacolo teatrale, infine, si è concluso con le parole di padre Justin, amico da anni della nostra associazione e punto di riferimento ad Asrama, in quanto è stato per anni il vescovo della parrocchia del Cantone. Oggi è viceparroco di Bussoleno, a riprova del grande legame di Tengo al Togo con tutta la Val di Susa.

Appuntamento a dicembre con Tengo al Togo!

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La polenta solidale 2022

Tengo il Togo anche quest’anno mette in campo una campagna solidale per sostenere i propri progetti in Togo.

polenta solidale

Grazie alla collaborazione con il Molino Roccati s.a.s., Tengo al Togo vi propone polenta di alta qualità che avrà lo scopo di completare il Liceo da poco terminato in Togo.

L’intenzione è quella di costruire altre due strutture che ospitino l’aula insegnanti e dei laboratori didattici, così da migliorare l’offerta formativa per gli oltre 1.200 studenti frequentanti.

polenta solidale

Tutti voi che ci sostenete in questi hanni avete reso possibile quello che per noi era soltanto un sogno.

Voi “Tenete al Togo” e ce lo avete dimostrato più e più o volte e per questo grazie davvero.

Quindi cosa aspettate?

Guardate quanta polenta solidale vi aspetta!

polenta solidale

Aspettiamo solo più le vostre prenotazioni: chiamate al 347 374 40 849 o al 348 606 4115 oppure scriveteci a tengoaltogo@libero.it

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Liceo in Togo: ce l’abbiamo fatta

Tengo al Togo, nella primavera del 2019, ha deciso di rispondere presente alla più grande richiesta della popolazione del Cantone di Asrama: ricostruire il liceo di Asrama.
Una struttura capace di ospitare circa 700 alunni e altri 500 della scuola media, perché sì, anche gli studenti delle medie usavano questa struttura perché non ve ne sono altre.

La struttura esistente, di inizio secolo scorso, ormai non era più sicura e molte aule erano state spostate in aule-capanna: una situazione niente meno che pericolosa.

L'ingresso del liceo prima dei lavori

Si è quindi deciso di progettare una nuova struttura in muratura: un complesso architettonico composto da 4 strutture, ognuna con 3 aule, ognuna da circa 25.000 euro, per un totale di 100.000.

Il più grande progetto dell’associazione.

Tengo al Togo tutta era consapevole delle difficoltà che si sarebbero incontrate e sapeva che avrebbe dovuto lavorare anni per questo progetto, ma era certa che, chi è stato sempre vicino all’associazione, avrebbe creduto anche in questo nuovo obiettivo. E così è stato.

L’inizio dei lavori del liceo

A Natale del 2019 Eccomi, l’organizzazione di volontariato che appoggia Tengo al Togo, ha deciso di credere in questo progetto con un’importante donazione, che non solo ha permesso di cominciare i lavori, ma anche dire all’associazione “Ora non si torna indietro”.

La costruzione del primo plesso del liceo

Poi è arrivato il Covid.
Sappiamo tutti com’è andata, come sta andando.
Una difficoltà che ha bloccato tutto.
Tutte le classiche attività di raccolta fondi annullate.

Tengo al Togo ha dovuto quindi reinventarsi.

Ha deciso di cambiare strategia: contattare enti, finanziatori e porta dopo porta tutti coloro che fin dal 2008 sono vicini a questa realtà valsusina.

Il risultato?

Settembre 2021 l’ultimo mattone del liceo è stato posato: il più grande progetto di Tengo al Togo portato a termine, in appena due anni, durante la più grande crisi globale degli ultimi decenni.

Il liceo concluso

Una grande conquista

E questo solo grazie a tutti coloro che hanno creduto in tutto ciò. Grazie a tutti coloro che sono stati vicini all’associazione. Con il tuo, il vostro appoggio. Grazie per aver permesso tutto ciò.

Akpè (grazie in togolese) da tutta la comunità di Asrama.

Ora ovviamente non possiamo dire di essere arrivati alla fine.

Ad Asrama abbiamo quindi delle nuove aule per l’infanzia e per le elementari, un liceo che ospita anche gli studenti delle medie, una biblioteca e un salone polivalente.

Finalmente ogni bambino potrà avere un’istruzione sicura fino alla maggiore età.

E questo grazie a tutto il tuo, il vostro appoggio.

Il prossimo obiettivo è dare anche qualcosa agli insegnanti: costruire una sala professori e una segreteria per il complesso architettonico.
Questo di certo un progetto più piccolo, ma fondamentale per chiudere il cerchio dei progetti educativi scolastici per Asrama.

Ma sappiamo che possiamo farcela.

Insieme.

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Siamo tornati in Togo!

Ciro è stato in Togo, portandoci ottime notizie

Ciro è partito per il Togo il 18 giugno dopo più di un anno e mezzo di assenza causa pandemia.
Questo viaggio aveva quattro obiettivi: ripresa dei lavori del liceo, illuminare il dispensario medico di Atchankeli, iniziare il progetto materno infantile e infine l’installazione di un nuovo ecografo.

Ciro è in Togo nella parrocchia di Asrama

Subito dopo il suo arrivo a Lome, sabato 19 Giugno, ha presenziato alla consacrazione della nuova Chiesa nel villaggio di Agome – Glozou della Diocesi di Affagnan, ristrutturata grazie agli aiuti della Diocesi di Susa e della Consolata di Torino. 
Lunedi 21 giugno è partito per Asrama accompagnato dal nostro grande amico Georges che continua a ringraziare sempre tutti noi per gli aiuti dati.

LICEO

Ciro con l'architetto davanti al cantiere del liceo in Togo

Ad Asrama, con Grand Chef e l’architetto, si è fatto il punto sulla costruzione dei nuovi plessi scolastici. Il primo plesso era già stato terminato a giugno del 2020, ne mancavano quindi ancora tre.
Grazie ad importanti offerte, la campagna Riso della Focsiv e grazie a Eccomi, il secondo plesso si trovava quasi alla fine della costruzione durante la permanenza di Ciro: manca la copertura e il pavimento in cemento.
Ma Tengo al Togo non si ferma qui. In questi ultimi giorni ci stanno arrivando delle importanti donazioni che ci permetteranno di concludere il progetto entro la fine dell’anno: l’architetto ce l’ha garantito.
Parliamo di un progetto da 100.000 euro, iniziato alla fine del 2019 e, in questo periodo pandemico, l’associazione è riuscita a portarlo quasi a termine e per questo non smetteremo mai di ringraziare chi ci ha sostenuto in tutto questo tempo. 
Sempre al liceo, Ciro ha visto la nuova aula informatica con i computer donati dal liceo di Oulx. 
Ha poi incontrato il preside ed alcuni insegnati che continuano a ringraziare tutti noi per questo grande progetto. Ciro ha infine consegnato all’architetto le tre targhe, in ricordo della nostra amica e socia Ornella e della nostra cara amica Donatella Rocca che è stata la promotrice dei progetti scolastici in Togo e, infine, la targa di ringraziamento che l’associazione ha regalato a Don Cordola, il quale è da sempre una colonna portante della nostra associazione. Queste targhe saranno poste sulle aule del primo plesso. 

ILLUMINAZIONE DISPENSARIO DI ATCHANKELI

Il dispensario di Atchankeli in Togo

Ciro è stato nel villaggio di Atchankeli per rivedere il progetto dei pannelli del piccolo dispensario. A pranzo è stato ospite di père Justin, che attende la nomina del trasferimento per tre anni nella nostra Diocesi di Susa.
L’associazione sta cercando di installare dei pannelli solari in modo da portare l’elettricità anche in questo villaggio distante da Asrama.
Molto probabilmente l’installazione avverrà entro la fine dell’anno.

PROGETTO MATERNO INFANTILE

Ciro con l'assistente medio e l'ostetrica di Asrama in Togo

Con Chef Canton, si è incontrato ad Asrama l’assistente medico e l’ostetrica del centro sanitario di Asrama. Si è rivisto insieme il progetto da noi presentato e le nostre previsioni di spesa. In buona parte è stato accettato chiarendo alcuni punti sui ruoli e costi di alcune persone che concorrono al progetto. Nei giorni successivi, a Notce, si è rivisto di nuovo il tutto con il Direttore sanitario del distretto, il quale ha approvato il progetto riservandosi di inviare il tutto al Ministero della Salute per una ulteriore autorizzazione. 
Il direttore sanitario ha concordato sull’importanza di questi progetti, che, raggiungendo i villaggi dove spesso le donne in gravidanza non hanno assistenza, aiutano a far diminuire la mortalità infantile e materna. 

ECOGRAFO

Ecografo donato per il Togo

L’assistente medico del centro di Asrama aveva già da tempo richiesto una nuova sonda dell’ecografo perché l’usura di quella in uso dava immagini non più molto chiare. Lui ha mostrato la statistica delle ecografie che variano da 50 a 70 al mese. Un bel numero.
La ditta Veris di Cambiano (TO), che già ci aveva regalato l’ecografo che stanno usando nell’ambulatorio della maternità, ci fa dono di un altro ecografo dello stesso modello, ma a colori, e con una sonda che permette anche di esplorare l’addome. I sanitari sono molto riconoscenti alla ditta Veris che con questi apparecchi permette di curare meglio la popolazione dei villaggi. La consegna ufficiale dell’ecografo è prevista ad ottobre durante il nostro prossimo viaggio.
Attualmente il nostro trasportatore si sta occupando dell’imballaggio e del trasporto per il Togo. Si spera che arrivi per fine Agosto. 

Durante il viaggio si sono riviste le statistiche dei pazienti effetti da ipertensione che utilizzano i farmaci che noi inviamo grazie al dott. Canavoso e la FarmaOnlus, le quali verranno analizzate nei prossimi giorni.
In questi pochi giorni Ciro è riuscito anche a far visita all’orfanotrofio di Tohoun, ha rivisto la piccola Valery e tante altre ragazze che ci ricordano con piacere e mandano a tutti noi i loro saluti. 
Ciro è stato a Casa Francesco per un momento di preghiera e ha poi cenato, come da tradizione, a casa di Georges. 
Ha presenziato alla cerimonia della posa della “Prima Pietra” del nuovo complesso  sportivo che sorgerà alla periferia di Asrama. Sono state poste centinaia di piantine che faranno da recinzione.

Durante gli ultimi due giorni a Lome ha incontrato i nostri vecchi amici: il Sig. Gratien e il buon Claude. Con Albert sono stati a cena dal  dott. Joseph Kossi che lavora come oculista a Dapaong. Ha incontrato l’infermiere Pauline che continua il suo Master a Lome e rivisto la scuola materna di Albert a Tceviè.

Un viaggio pieno di successi che ci porta tante nuove speranze.

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Non ti costa nulla, ma vale tantissimo: dona il tuo 5×1000 a Eccomi e aiutaci a sostenere i progetti in Togo

Che cos’è il 5×1000?
Il 5×1000 è una quota dell’imposta IRPEF: il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che lo Stato distribuisce tra enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Viene dunque destinato ad associazioni o enti che si occupano di attività d’interesse sociale, volontariato o ricerca scientifica.

Tuttavia, il 5×1000, è una risorsa che distribuisci tu: ogni cittadino, in sede di dichiarazione dei redditi, può scegliere la destinazione della propria quota.

Perché donare il tuo 5×1000 a Eccomi?
Nata come associazione di volontariato nel 2006, Eccomi è oggi un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che si compone di più associazioni. Tra queste troviamo la nostra Tengo al Togo.

Le nostre attività spaziano dal supporto medico-sanitario ai progetti scolastici, il tutto destinato alla popolazione del cantone di Asrama, in Togo.

Bambini orfanotrofio Tohoun

Dove si possono consultare gli elenchi dei beneficiari?
L’elenco è pubblico ed è consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dov’è presente anche un motore di ricerca che consente di trovare tutti gli enti iscritti.

Le associazioni sono poi tenute a dismostrare in che modo hanno utilizzato le risorse pervenute tramite le donazioni del 5×1000: ciò significa utilizzare in modo trasparente le risorse nel rispetto del cittadino.

Come donare il 5×1000?
È molto semplice: ciò che serve è il modulo 730/2021, documento su cui apporre il codice fiscale del beneficiario.

Il codice fiscale di Eccomi è 97418410581

Non ti costa nulla, ma per noi vale tantissimo: sostenendo Eccomi aiuterai al contempo Tengo al Togo e ci permetterai di sostenere i progetti attivi sul territorio del cantone di Asrama.

CODICE FISCALE ECCOMI 97418410581

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Molte mascherine per il Togo

Il Togo, come molti Paesi dell’Africa, è in attesa di ricevere le dosi di vaccino per la popolazione. Attesa che sembra sarà lunga e travagliata secondo La Stampa di oggi 23 marzo 2020.

Immagine presente su La Stampa del 23 marzo 2020

Nel frattempo, però, grazie all’aiuto dei nostri sostenitori, Tengo al Togo cerca di anticipare i tempi e aiutare i ragazzi delle scuole con le protezioni che noi utilizziamo tutti i giorni: le mascherine.

Questo è possibile grazie ad un’iniziativa dei genitori dei ragazzi delle scuole primarie del Circondario di Susa, coadiuvati da Elena Ferrari.

Iniziativa che ha permesso di raccogliere un importante quantitativo di mascherine che porteremo in Togo e che ci permetteranno di mettere in sicurezza i ragazzi delle scuole del Cantone di Asrama.

Questi gesti sono la colonna portante della vita della nostra Associazione. Ci permettono di continuare le nostre missioni e, in questo caso, il progetto scolastico, anche in questi tempi difficile per tutti noi.

Grazie mille.

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Prevenzione Covid per le neo mamme: dona ora per sostenere il progetto

In Togo, in particolar modo in un villaggio come quello di Asrama, è di vitale importanza sensibilizzare gli abitanti riguardo la reale pericolosità del Covid-19 e fornire strumenti adeguati per combatterlo. Non vi sono infatti mezzi idonei alla prevenzione, né è ancora prevista la possibilità di effettuare diagnosi per poi garantire cure adeguate.

Queste carenze, oltre a essere naturalmente un pericolo per la salute, rendono difficile il proseguimento di altre attività, sia in campo sanitario che educativo, peggiorando una situazione già di per sé problematica.

Grazie all’impegno di Eccomi, della Focsiv e della Caritas, che nei mesi scorsi hanno lanciato una raccolta fondi dedicata, sarà possibile avviare un corso con materiale illustrativo per il personale sanitario. A quest’ultimo saranno affiancati 6 operatori chiamati “Agenti sanitari dei villaggi”.

Saranno inoltre messe a disposizione scorte di dispositivi di protezione individuale, per permettere alle neo mamme di affrontare il parto e le prime fasi successive in maggiore sicurezza.

L’intervento avrà un valore complessivo di 14 mila euro e si può contribuire con una donazione visitando il sito della Focsiv. Il progetto si inserisce nel più ampio programma di tutela della salute materno-infantile che stiamo avviando nel cantone di Asrama.