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Ultime novità nel centro sanitario della foresta d’Asrama

In un luogo in cui la sanità ha un costo inarrivabile per la maggior parte della popolazione, la più piccola donazione ha un valore inestimabile, il più piccolo gesto fa la differenza. Quest’estate, durante l’ultimo viaggio, abbiamo portato avanti un progetto nato otto anni fa: stiamo parlando del progetto sull’ipertensione, sostenuto nel tempo anche grazie al dottor Marco Canavoso e alla Farma Onlus che, oltre ai farmaci di prima necessità, donano ogni anno ipertensivi.

Continua il lavoro di cura e prevenzione per le mamme in gravidanza grazie all’ecografo donato da una società di apparecchi elettromedicali tramite Luigi Forgia, così come il lavoro sulle parassitosi intestinali dei bambini e il progetto di igiene che promuove tra i più piccoli la buona abitudine del lavaggio delle mani.

A breve partirà un progetto sulla promozione della salute materno-infantile sostenuto dal vescovo Alfonso Badini Confalonieri. Significativa anche la realizzazione della fornitura d’acqua per la scuola dell’infanzia, un’opera di canalizzazione che porterà l’acqua direttamente dal pozzo alle scuole.

L’ultimo viaggio, vissuto tra il 18 agosto e il 4 settembre, ha anche dato occasione di consegnare al CMS di Asrama un elettrocardiografo, un sostegno enorme per il personale che, abitualmente, lavora senza il supporto delle più basiche tecnologie.

Ad accompagnare Anna e Ciro nel difficile compito di gestione del progetto sanitario due giovani volontari: Edoardo Vai e Simone Molinari, rispettivamente uno studente di Chianocco all’ultimo anno di Medicina e Chirurgia presso l’ospedale Molinette e un medico rostese, anestesista e rianimatore dell’ospedale francese di Briançon.

Il progetto sanitario, da sempre, è il cuore delle nostre attività, perché la salute delle persone viene prima di qualunque altra cosa. L’ultimo viaggio saprà sicuramente rivelarsi come un nuovo punto di partenza da cui riconoscere, studiare e approfondire sempre nuovi progetti che sosterranno, nel tempo, il personale medico che opera con grande coraggio in una zona difficile sotto ogni punto di vista.

"L’esperienza svolta con il personale locale l’ho trovata molto interessante, soprattutto la giornata che abbiamo dedicato alle vaccinazioni dei neonati, perché da noi sono banali (e per alcuni persino dannose) invece lì ho visto mamme percorrere chilometri a piedi per poter vaccinare il proprio figlio."
Edoardo Vai
Studente di Medicina e Chirurgia
"Le necessità, in questo ambito, sono enormi, per questo abbiamo cercato di lavorare in termini di prevenzione, diagnosi e, laddove possibile, trattamento dei problemi di salute, concentrando gli sforzi prevalentemente sui pazienti ipertesi, diabetici e cardiopatici. La risposta della popolazione è stata cospicua, di grande interesse, e ha dato indicazioni su come agire in futuro per implementare ulteriori investimenti in questo settore."
Simone Molinari
Medico
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Comincia oggi una nuova avventura nel cuore della foresta

Dicono che l’Africa ti rimanga sulla pelle, una volta che la vivi. Non importa quanto tempo tu ci sia stato, perché il tempo, oltremare, è relativo. Il ritmo dell’orologio si dimentica al primo risveglio, perché l’Africa è eterna, è una boccata d’aria dopo una lunga apnea, una maestra di vita.

Forse è per questo motivo che alcune persone scelgono di partire, per guardare con i propri occhi quei colori vividi, per percepire su di sé la relatività del tempo, per respirare un’aria che sa di ebano e argilla. Provate a immaginarlo, perché è questo il profumo di Asrama, la rete di villaggi in cui opera la nostra associazione. 

Tra poche ore, mentre poserete distrattamente lo sguardo su queste righe, un gruppo di nove volontari sarà in volo verso Lomé. Ci saranno Anna Maria VighettoCiro Cirillo, i fondatori dell’associazione, che si occuperanno rispettivamente di coordinare il progetto sanitarioe quello educativo

CiroAnnaundici anni fa, hanno fondato un piccolo centro medico a Tohouédéhoué, nel cuore della foresta e, quest’anno, insieme a Simone Molinari, medico rostese, anestesista e rianimatore dell’ospedale francese di Briançon, e a Edoardo Vai, studente all’ultimo anno di Medicina e Chirurgia presso l’ospedale Molinette, si occuperanno di portare avanti i progetti sanitari.

Per Edoardo le giornate ad Asrama saranno una vera e propria scuola: “Penso che quest’esperienza costituirà una tappa fondamentale del mio percorso formativo, perché mi darà occasione di imparare, ma soprattutto di toccare con mano situazioni totalmente diverse dalle nostre– ha dichiarato – Oltretutto sono contento di poter aggiungere alle attività di area sanitaria anche qualche ora di gioco e animazione con i bambini, momenti che mi permetteranno di divertirmi con loro e regalare tanta felicità”. 

Ebbene sì perché, oltre a Edoardo Simone, nel gruppo ci saranno altri cinque volontari: Silvia Zaccaria, rostese, logopedista e insegnante di propedeutica musicale per bambini, Paolo Combetto, studente universitario di ChianoccoClaudia Lussiatti, massofisioterapista santambrogese, il dott. In Scienze Forestali Nicolò Anselmetto di Chianocco e chi ora scrive, Alessia Taglianetti, giornalista e studentessa universitaria, di Rosta. Ci occuperemo principalmente di attività ludico-ricreative, tra cui animazione, un laboratorio di musica e due murales. “Con il mio laboratorio proporrò ai bambini la costruzione di semplici strumenti musicali da utilizzare per uno spettacolo finale e, tutti insieme, impareremo la canzone che hanno scritto i bambini della scuola primaria di Condove. Insomma, ci divertiremo con la musica!” – ha spiegato Silvia

 

PaoloClaudia, invece, si occuperanno dell’animazione dei bambini: “Ho appena lasciato il mondo dello scautismo e sono pronto a vivere una nuova dimensione di educazione e servizio a contatto con i ragazzi– ha dichiarato Paolo– Mi lascerò immergere in una nuova cultura e abbandonerò, seppur per un breve periodo, le comodità a cui sono abituato. Il mio obiettivo sarà quello di sviluppare una visione più chiara della realtà, del mondo in cui vivo, senza pregiudizi”. Claudia, capo scout del gruppo Sant’Ambrogio, ha concluso così: “Sono sicura che questa esperienza mi arricchirà e mi farà vivere emozioni uniche. Parto per dare un contributo concreto e per conoscere, finalmente, la comunità di Asrama”.

Infine i murales, ciò che simbolicamente ci ricorda che occorre sporcarsi le mani per ottenere un risultato, ma soprattutto ci fanno capire che nulla è scontato. Giocare, ridere insieme e divertirsi non sono affatto gesti quotidiani, in un luogo dove il diritto all’infanzianon si può neppure tradurre a parole. Si cresce, però, anche così, ed è giusto che tutti i bambini del mondo possano farlo, almeno per un paio di settimane all’anno.