post

Dalla Russia con tremore

Sophia o non Sophia, questo è il dilemma

Una maledizione si è imbattuta in un paesino e due impavidi insegnanti cercano di riportare istruzione ed educazione tra la popolazione. Sarà l’amore a far ritornare quella sapienza che tutti avevano perduto.

La figura dell’insegnante è un ruolo che si riflette molto nel lavoro che ogni giorno Ciro e Anna cercano di fare per chi vive in Togo. Ecco che, un po’ come in questa storia, anche loro cercano di portare la ricchezza della scuola in un mondo che ha tanto bisogno di affetto, amore, istruzione ed educazione.

Come poteva iniziare una serata così se non nel luogo centrale di produzione di conoscenza? Questa magica storia prende vita nel teatrino della scuola G. Rodari di Sant’Ambrogio.

Grazie alla collaborazione di Preside, comune, insegnanti e con il grande aiuto della famiglia Lussiatti sono state raccolte diverse offerte dal pubblico numeroso.

Tra una risata all’altra, tra le coreografie di Valeria Pugliese e il coordinamento tecnico di Sara Brigatti, la serata è stata rallegrata dagli attori: Alessia Arrigo, Ilaria Battezzati, Valter Bernardini, Anna Bossi, Erminio De Piccoli, Federica Festa, Marina Milanasso, Livio Mottura, Marco Musarella, Maria Parisi e Rowena Rancoita. Un mix di allegria che ha prodotto, poco per volta, gli ingredienti speciali per una ricetta coi fiocchi: Educazione, Conoscenza, Saggezza e Amore. Qualche volta, qualcuno, perde degli ingredienti, ma la passione e la forza dell’amore possono far riaprire cuore, mente e occhi.

Un grande ringraziamento al pubblico e alla compagnia Tedacà che, interpretando la favola: “Dalla Russia con tremore”, tra risate e comicità, ha fatto rivivere le emozioni della “Sophia“.

post

Saper vivere è un’arte

Uno spettacolo brillante per il Togo

Giovedì 07 dicembre Lucio Battisti è entrato nel cuore di Almese attraverso la Compagnia “Terzo Tempo”, con la direzione artistica di Zuleika Iegiani, che si è offerta di dedicare una serata a Tengo al Togo.
Nell’auditorium “Magnetto” gli artisti hanno saputo trasportare il pubblico dal divertimento alla riflessione.
Partendo dalla situazione comica dei due attori, Ermanno Bellucci e Francesco Dispenza (regista), la compagnia ha ricreato il viaggio della vita del grande artista.
Il tutto è iniziato a partire da un bar con una tazzina di caffè per poi passare a una coreografia di brani che si interfacciava con i due attori.
Una speciale interpretazione si deve ad Andrea Esposito, che con la sua chitarra e la sua voce ha fatto rivivere i brani di Lucio Battisti.
E non solo musica, ma tutti gli strumentisti sul palco, seppur su una sedia, si muovevano e cantavano diventando loro stessi degli attori con passione ed empatia.

Così, tra una battuta e l’altra, si sentivano le chitarre di Vincenzo Fiumara, il ritmo della batteria di Gio Franco con il basso di Pasquale Genzano e la tastiera di Giuliano Mazza.
Tra strumenti cordofoni e a percussioni spunta anche il clarinetto di Pasquale Cotroneo.
Così Arte, Musica, Teatro e Passione si sono uniti creando il ricordo di un grande artista.
È così è successo anche per Ciro e Anna che si sono uniti ancora di più con la loro arte e la loro passione nel ricordo di Francesco.
La serata si è conclusa con un turbine di emozioni e sentimenti grazie a due celebri brani di Lucio: “Con il nastro rosa” e “Il mio canto libero“.
Anche il pubblico numeroso ha fatto la sua parte, perché, tra applausi e molto calore, è stato anche molto generoso nelle offerte donate ai progetti dell’associazione.
Un grande grazie alla Parrocchia di Almese che ha permesso la serata, al comune, al pubblico, a Lucio Battisti e per ultimo, ma non per importanza, alla compagnia “Terzo Tempo”, che ha donato una serata ricca di emozioni e patos.